Laboratori artistici

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  • Uno sport per tutti. Laboratorio sportivo

    Laboratori di Educativa Territoriale Il Quadrifoglio - Bagnoli2022
    L’attività riguarda un laboratorio sportivo-motorio nel corso del quale i partecipanti apprendono varie pratiche sportive individuali e di squadra, dal basket ai percorsi e staffette. Gli operatori rilevano uno stile di vita spesso sedentario nei partecipanti, a fronte del quale ritengono utile offrire una proposta educativa basata sulla presentazione di diversi sport. Il laboratorio si rivolge a 16 minori di età compresa tra 11 e 13 anni. Gli obiettivi sono: sviluppare la capacità di gestire in modo consapevole le relazioni interpersonali e le situazioni competitive, in gara e non, con rispetto per l’altro sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta; favorire una crescita psicofisica equilibrata e un buon livello di autonomia personale. È previsto un incontro settimanale di circa un’ora e trenta, gestito da un educatore del LET con una preparazione specifica in ambito sportivo e coadiuvato da un secondo educatore. Per ognuna delle attività sportive proposte gli educatori illustrano funzionamento e regole, indicando i principali ruoli e attribuendo, di volta in volta, ad alcuni dei partecipanti anche i compiti di arbitraggio, segnapunti e altri incarichi diversi da quello di giocatore. Le principali discipline che trovano spazio nel laboratorio sono: basket, pallavolo, atletica, rugby. Solitamente, ciascuno sport è proposto per circa due mesi; le attività che riscuotono maggiore interesse si sviluppano per periodi più lunghi. La metodologia impiegata è l’apprendimento tra pari che favorisce l’aiuto reciproco e il rispetto dei tempi di tutti. Inoltre, è possibile utilizzare gli aspetti comunicativi del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando attivamente i valori sportivi (fair play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Il laboratorio si svolge presso la sede del LET, nello specifico nella palestra.
  • Diversi ma uguali. Laboratorio sulle pari opportunità

    Laboratorio di Educativa Territoriale Il Quadrifoglio - Miano2023
    Il percorso laboratoriale “Diversi ma uguali” nasce per sensibilizzare i bambini e ragazzi sulla tematica delle pari opportunità e si colloca nel settore educativo. In particolare, l’attività si propone di parlare ai ragazzi, in modo semplice, diretto e interattivo, degli stereotipi di genere. L’attività svolta parte dalle differenze di genere per testare la consapevolezza sugli stereotipi, partendo dall’esperienza personale dei ragazzi. Il percorso prosegue su “come siamo e come vorremmo essere”, cercando anche di capire se secondo i partecipanti esistono differenze lavorative riconducibili al genere. Ogni attività parte con domande stimolo, per poi utilizzare approcci ludici ed espressivi per i piccoli, mentre per i più grandi giochi di ruolo, drammatizzazioni, la visione del film “Il mio sogno più grande” e gruppi discussione. Tale attività risulta significativa perché appare fondamentale trasmettere sin da piccoli il rispetto per le diversità e le pari opportunità, affinché siano combattuti fin dal nascere gli stereotipi che poi condizionano i rapporti sociali. I destinatari delle attività sono tutti i minori del LET di età compresa tra 6 e 16 anni. L’obiettivo specifico è quello di promuovere la solidarietà, il rispetto e la capacità di mettersi nei panni degli altri, in un’ottica di sviluppo di relazioni positive, basate sul rispetto e che rifiutano ogni forma di discriminazione, comprese quelle di genere. Il laboratorio ha cadenza settimanale, con una durata di due ore. I professionisti coinvolti sono sei educatori dell’equipe stabile. La metodologia utilizzata è di tipo attivo e partecipativa che dà a tutti ed a tutte la possibilità di prendere la parola e intervenire attivamente. Si ritiene che questa metodologia sia quella più efficace perché pone al centro dell’intervento i ragazzi al fine di coinvolgerli in esperienze di condivisione e di valorizzazione delle differenze. Gli strumenti utilizzati, selezionati in base alla fascia d’età a cui si rivolge l’attività, sono schede didattiche, letture di alcuni testi, materiale fotografico, strumenti per le rappresentazioni grafiche, strumento filmico, interviste. Alla fine del percorso è prodotto un video contenente le aspirazioni dei ragazzi nel futuro. L’attività si svolge nella sede del LET.
  • Diamoci una … zampa: calendario della solidarietà. Laboratorio di arte

    Laboratori di Educativa Territoriale Terra Mia - San Carlo all'Arena2022
    L’attività riguarda la realizzazione di un calendario all’interno del laboratorio artistico che si realizza nell’ambito del LET e coinvolge circa 18 ragazzi della fascia d’età da 9 a 11 anni. Nasce in collaborazione con l’Associazione Abeta che si occupa della prevenzione del randagismo animale sul territorio di Portici (NA). Il calendario prodotto rientra nel novero dei manufatti che l’Associazione Abeta periodicamente produce e che vengono poi utilizzati in mercatini di sensibilizzazione sul tema. Tutto ciò ha una forte valenza sul piano educativo e preventivo: la cura degli animali valorizza le relazioni interpersonali nel gruppo e orienta a un positivo rapporto con il mondo animale e la sua tutela. Gli obiettivi che si intendono perseguire mediante questa attività sono: la progettazione partecipata, la capacità di realizzare un disegno/progetto comune e la realizzazione di un prodotto finale (il calendario). L’attività ha la durata di due mesi con un incontro a settimana svolto all’interno nell’ambito del laboratorio di arte. Sono coinvolti due operatori del LET e volontari dell’Associazione Abeta. Partendo da un percorso educativo di sensibilizzazione sul tema del randagismo animale e sulla retrostante realtà dell’abbandono degli animali da parte di molte persone, sono state mostrate ai ragazzi le immagini di dodici cani abbandonati che sono stati poi ospitati nel canile-rifugio dell’Associazione Abeta. È stato chiesto poi ai ragazzi di colorare le sagome di dodici cani predisposte su cartoncini prestampati da decorare con una tecnica simile a quella dei mandala. Pur valorizzando il contributo di tutti i partecipanti, alla fine del lavoro sono state scelte le immagini più belle da inserire nel calendario. La metodologia utilizzata è stata la pedagogia del fare e la valorizzazione delle capacità individuali al fine di aumentare l’autostima e far sentire i ragazzi attori protagonisti di un’opera collettiva. L’attività si svolge nella sede del LET.
  • Mens sana in corpore sano. Laboratorio di cucina

    Centro diurno Opera Salute Fanciullo2022
    L’attività si inserisce nel laboratorio “Mens sana in corpore sano”, si colloca nel settore educativo e della prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare. Nel corso del laboratorio di cucina e pasticceria è prevista da parte dei minori del Centro la preparazione di piatti salutari, pietanze tipiche della tradizione napoletana e dolci. Gli educatori notano comportamenti alimentari a rischio soprattutto nei minori adolescenti, dunque l’attività laboratoriale è significativa perché, in risposta a quanto osservato, mira a prevenire i disturbi alimentari e ad educare ad una sana ed equilibrata alimentazione senza rinunciare al gusto. Il laboratorio si rivolge ai minori di età compresa tra i 3 e i 16 anni. Gli obiettivi dell’attività sono: fornire informazioni sui corretti stili alimentari, avvicinare ad un consumo corretto e consapevole del cibo; imparare a distinguere gli alimenti e la loro origine; stimolare la motricità fine, la coordinazione oculo-manuale e la fantasia; imparare ad usare gli attrezzi da cucina; avvicinare alla conoscenza di nuovi testi (ricette); stimolare i sensi e favorire la socializzazione tra i minori. Il laboratorio si svolge una volta a settimana per due ore, con gli educatori di riferimento. Durante ogni incontro, è prevista la preparazione di una pietanza: i minori leggono la ricetta ed il procedimento, preparano in maniera autonoma gli ingredienti e gli utensili utili, pesano gli ingredienti e procedono alla realizzazione della ricetta imparando ad usare gli strumenti da cucina, a rispettare i tempi di lievitazione e di cottura. La metodologia utilizzata è quella del learning by doing ed è scelta perché i minori possano imparare facendo, “con le mani in pasta”. La realizzazione di un prodotto finito tangibile rende i minori entusiasti, soprattutto al momento dell’assaggio, e migliora l’autostima. Il laboratorio “Mens sana in corpore sano” è svolto nella cucina del Centro diurno, spazio nel quale i minori partecipanti hanno libero accesso agli strumenti utili.
  • Dipingiamo le emozioni. Laboratorio di arte e musica riflettere sulle proprie emozioni

    Centro diurno Cardinale Corrado Ursi2022
    L'attività si colloca nel settore educativo, si articola all’interno del Laboratorio d’arte e musica e prevede la realizzazione di raffigurazioni illustrative con la partecipazione dei genitori. L'attività risulta significativa perché offre ai partecipanti la possibilità di riflettere sui propri stati d'animo e di condividere un momento intimo e profondo con un familiare, genitori o nonni. Il laboratorio si rivolge ai minori dai sette ai nove anni e a un membro del nucleo familiare corrispondente. L’obiettivo è quello di stimolare il dialogo e l'espressione dei propri sentimenti e valorizzare il rapporto tra bambini e bambine e i loro familiari. L’attività prevede un incontro settimanale di due ore circa. Gli educatori si occupano di condurre il laboratorio esplicando le modalità e fornendo i materiali necessari al compimento dell'attività quali tempere, colori, fogli e attivando la musica di sottofondo, fondamentale per creare un ambiente piacevole e rilassante. La metodologia utilizzata è il cooperative learning: genitore e minore lavorano assieme per raggiungere un obiettivo comune, aiutandosi reciprocamente. I temi affrontati durante gli incontri vertono attorno alle emozioni, selezionate tra quelle di maggior interesse tra i partecipanti come, ad esempio, la paura, la felicità, la giustizia, la violenza, etc. Queste emozioni sono affrontate attraverso la lettura di una favola classica con un finale da reinventare, la descrizione di un momento importante di vita sotto forma di disegno o poesia e la raffigurazione di una propria paura e, infine, la creazione di un supereroe contemporaneo. Ad ogni incontro i partecipanti scoprono l'argomento su cui focalizzarsi, concordano con il bambino cosa raffigurare, se un disegno, una storia, etc. Terminato il lavoro, i partecipanti presentano il proprio lavoro e si avvia una discussione sulle emozioni suscitate. L'attività si svolge presso i locali del Centro diurno.
  • I piccoli principi del Rione Sanità: Laboratorio di arte e lettura

    Centro diurno Altra Casa2022
    ***Colori a dita***L’attività rientra nel laboratorio artistico "Oltre il muro del Rione Sanità" e riguarda nello specifico la lettura del testo “Il piccolo principe”, la realizzazione di disegni sul tema, la scrittura partecipata di un testo e la realizzazione di un murales. Tale percorso è basato sulla considerazione, da parte degli operatori, della necessità dei minori di esprimere la loro emotività, attraverso i disegni, l’arte e la scrittura, per raccontare paure, sogni, speranze, il rapporto con i genitori e con il loro quartiere. I destinatari sono i partecipanti alle attività laboratoriali offerte dal Centro, suddivisi in due sottogruppi: 6-11 anni e 12-16 anni. Oltre che agli obiettivi specifici di avvicinamento dei bambini alla lettura e all'arte, di sperimentazione e apprendimento di alcune tecniche di disegno e pittura, le finalità generali del percorso mirano allo sviluppo e al potenziamento delle capacità di ascolto di comprensione e di rielaborazione. L’attività ha la capacità di stimolare i minori all’uso della fantasia e della creatività e si rivela, pertanto, uno strumento prezioso sia in termini di apprendimento che per il loro sviluppo psichico. Gli incontri sono settimanali, della durata di un’ora e mezzo. Vi partecipano gli educatori, un esperto esterno e, ad alcuni appuntamenti, la scrittrice Cristina Zagaria. L'attività coniuga la lettura al disegno, una sorta di lettura-pittura-scrittura, che prevede un momento iniziale in cui l’esperto, l’educatore o gli stessi bambini leggono un capitolo del testo “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry e continua con la libera espressione ed interpretazione dei minori che attraverso il disegno, la pittura e la scrittura, esprimono le loro emozioni, rielaborando il loro vissuto in relazione al racconto ascoltato. La metodologia adottata è di tipo partecipativo per cui i minori stessi si rendono protagonisti, innanzitutto leggendo e successivamente proponendo su quale aspetto del racconto concentrarsi per la realizzazione dei disegni che trovano spazio nel testo de “i piccoli principi”. Sono, infatti, i partecipanti a scegliere cosa disegnare e che titolo dare al disegno, intavolando una discussione spontanea tra pari e con gli educatori. L’attività si conclude con la realizzazione, all'interno del Centro, di un murales e con la pubblicazione del libro, scritto da Cristina Zagaria e ispirato ai racconti di bambini e ragazzi, “I Piccoli Principi del Rione Sanità”, pubblicato nel 2017 e presentato nelle città di Napoli e Milano con la partecipazione dei minori coinvolti nell’attività. L’attività si svolge presso i locali del Centro diurno.
  • Il gioco prende forma. Laboratorio sulle relazioni

    Centro diurno Casa Luisa2021
    Creiamo il settingAll’interno del laboratorio ludico-creativo “Il gioco prende forma” è realizzato un percorso di approfondimento della civiltà greco-romana. Tale approfondimento, oltre allo sviluppo di conoscenza tematica, prevede attività svolte in squadra, quali la realizzazione di oggetti o duelli. L’attività è significativa poiché risponde al manifestarsi di alcune dinamiche relazionali conflittuali all’interno del gruppo di partecipanti al laboratorio. A fronte di tali dinamiche gli operatori propongono una riflessione sui contrasti nel gruppo proprio a partire da alcuni interrogativi sui gladiatori: chi erano? Perché combattevano? E noi perché non riusciamo a stare insieme? In particolare, facendo riferimento ai conflitti intra-gruppo, la lotta è scelta come strumento per affrontare l’avversario con il valore educativo che aveva per i gladiatori (essa era finalizzata a intrattenere il pubblico) che spesso dovevano vivere una intesa reciproca per rendere lo spettacolo più avvincente. L’attività si rivolge a dieci minori di età compresa tra gli otto e i dodici anni. L’obiettivo è il miglioramento e la gestione meno conflittuale delle relazioni tra pari all’interno del gruppo. Il percorso di approfondimento ha una durata di circa due mesi, con cadenza settimanale. Partecipa all’attività un educatore professionale. In una prima fase, attraverso il metodo del brainstorming, i partecipanti sono guidati ad esprimere le difficoltà e i disagi del gruppo. Successivamente ragazze e ragazzi si suddividono in quattro squadre (dai nomi delle divinità del mondo greco-romano), ciascuna delle quali inventa un rito di saluto e riconoscimento (incentivando così la partecipazione attiva). Ogni squadra si impegna nella progettazione e nella realizzazione di oggetti (fiaccole, corone di alloro, spade, scudi e maschere utilizzando cartoni, pittura e materiali di riciclo). Dopo la scelta dei gladiatori, le squadre si sfidano a due a due in duelli che prevedono l’uso di spade, scudi e maschere. Le squadre non coinvolte, a turno, osservano e valutano le azioni. L’attività si conclude con il saluto e il riconoscimento di fronte al Senato, in una sorta di gioco-ruolo in cui l’operatore aiuta i ragazzi a riconoscere le qualità dei singoli, delle coppie, dei rapporti emersi durante tutto il percorso. La visita della mostra al Museo archeologico nazionale di Napoli conclude il percorso. L’attività si svolge nella sede del centro Casa Luisa.
  • Viaggio tra le emozioni. Laboratorio di lettura e consapevolezza emotiva

    Laboratorio di Educativa Territoriale Il Quadrifoglio - Miano2022
    Il laboratorio “Viaggio tra le emozioni” si basa su un percorso di lettura ed elaborazione delle emozioni e si colloca nel settore educativo. In particolare, l’attività riguarda la lettura di fiabe, classiche e contemporanee, dalle quali è possibili avviare una rielaborazione delle emozioni suscitate. Tale attività risulta significativa perché risponde a un bisogno rilevato dagli operatori nel gruppo di bambine bambini più piccoli, relativo alla difficoltà non solo nel riconoscere le emozioni ma soprattutto nell’esprimerle in maniera adeguata. I destinatari delle attività sono 16 minori di età compresa tra sei e nove anni. L’obiettivo specifico dell’attività è quello di aiutare i partecipanti ad esprimere in maniera costruttiva e consapevole i propri stati d’animo, indispensabili per promuovere la loro capacità di riconoscere le emozioni, di cogliere il punto di vista dell’altro, di favorire il dialogo e la condivisione delle esperienze. Il laboratorio ha cadenza settimanale, con una durata di due ore. I professionisti coinvolti sono due operatori dell’equipe educativa. La metodologia utilizzata è di tipo attivo con lo scopo di coinvolgere i partecipanti in esperienze di condivisione e di relazione autentica; si ritiene che questa metodologia sia quella più efficace per l’età di bambine e bambini coinvolti poiché li pone al centro del processo di apprendimento, stimolando e coinvolgendo la creatività e il senso di iniziativa. In seguito alla lettura di ogni testo gli operatori conducono un circle time attraverso il quale i partecipanti sono invitati a riflettere e a esprimere il proprio punto di vista sulla corrispondenza tra le proprie emozioni e quelle manifestate dai protagonisti delle favole. Oltre alla lettura e alla riflessione, per ciascuna fiaba sono portate avanti diverse azioni basate su giochi strutturati, attività artistiche, drammatizzazione, esperienze corporee e sensoriali. Gli strumenti utilizzati, selezionati in base alla fascia d’età a cui si rivolge l’attività, sono schede didattiche, cartellini delle emozioni e degli stati d’animo e materiali per il disegno. Alla fine del percorso è prodotto un opuscolo contenente tutte le elaborazioni dei partecipanti. L’attività si svolge nella sede del LET.
  • Il linguaggio metaforico ne L’Aleph. Laboratorio sull’uso della poesia

    Laboratorio di Educativa Territoriale Assistenza e territorio2022
    L’attività rientra all’interno del laboratorio L’Aleph, laboratorio multimediale dedicato alla metacognizione e al pensiero riflessivo. Nello specifico, l’attività documentata si colloca nel settore educativo e riguarda il linguaggio metaforico e la poesia. A fronte della diffusione tra ragazze e ragazzi dell’educativa di stereotipi e pregiudizi, gli operatori rilevano l’esigenza di dotarli di strumenti cognitivi e informazioni che li aiutino nel superamento di tali stereotipi e nello sviluppo di un pensiero autonomo. In tal senso, il linguaggio poetico contribuisce a rafforzare la capacità di leggere la realtà attraverso significati plurali. Il laboratorio è indirizzato a un gruppo di 16 minori di età tra 11 e 14 anni. L’obiettivo riguarda il rafforzamento della capacità di usare il linguaggio poetico, sviluppando le competenze metacognitive dei partecipanti. L’attività prevede l’articolazione flessibile di una serie di azioni che si svolgono nel corso di una settimana, con la presenza di due operatori. Nel corso degli incontri è affrontata la lettura di una poesia, scelta dagli operatori anche in base alle tematiche di interesse dei partecipanti. La lettura è seguita da una discussione sul testo, che si concentra sia sui significati sia sulle motivazioni e sul contesto in cui è maturata la scrittura. L’attività può concludersi con due differenti percorsi: nel primo caso è prevista la registrazione della lettura del testo e la raccolta di fotografie, riferite alla poesia e scattate all’esterno, sintetizzate in un video; nel secondo caso ogni partecipante rielabora la poesia letta, producendo un testo poetico personale. Il laboratorio si svolge nella sede del LET e nel territorio circostante.
  • Brain Training. Laboratorio per sviluppare le capacità mnemoniche

    Laboratorio di Educativa Territoriale Arci Movie2022
    L’attività fa parte del laboratorio Brain Training e consiste in una serie di giochi di ruolo e di società, in presenza e on line, al chiuso e negli spazi aperti dell’educativa. Si tratta di un intervento nel settore educativo. L’attività è selezionata in seguito a una riflessione, da parte degli operatori, relativa alle difficoltà nelle capacità mnemoniche riscontrate da ragazze e ragazzi in età scolare. Tali difficoltà possono avere importanti ripercussioni sul rendimento scolastico. Il laboratorio si rivolge a otto minori di età compresa tra 11 e12 anni, seguiti dagli educatori dell’equipe stabile. Gli obiettivi sono il miglioramento delle capacità mnemoniche dei partecipanti, delle capacità di problem solving, di decision making e dell’attenzione. L’attività ha una durata di sei mesi, sono previsti uno o due incontri settimanali in alternanza con gli altri laboratori in calendario. Per ciascun incontro gli operatori predispongono un gioco mnemonico, basato su gadget tecnologici o semplicemente su materiale cartaceo, e decidono se la partecipazione sarà individuale o di gruppo. I giochi selezionati sono di cooperazione, culturali, di logica e deduttivi, o mirati a valutare la prontezza di riflessi. È inoltre prevista una classifica dei partecipanti che tiene conto dei risultati ottenuti duranti gli incontri. Si favoriscono i giochi basati sui gadget tecnologici, in quanto consentono un migliore utilizzo della memoria visiva rispetto ai supporti cartacei poiché questi ultimi non permettono una focalizzazione continua sul lavoro da svolgere. Le attività sono svolte presso la sede dell’educativa.